…riassumendo, tutte quelle aziende che hanno tratto vantaggio da accordi “privati” fatti con gli Stati in cui hanno posto la loro sede fiscale, sono passibili di sanzioni perché secondo la legislazione europea quegli accordi non erano validi.
Viene da chiedersi allora perché lo hanno fatto (gli Stati) essendo coscienti dell’illegalità della cosa, ma ancor più ora essendo stati riconosciuti colpevoli di aver infranto le regole dovranno allora pagare anche una multa?
Perché se io, impresa che finora mi sono avvantaggiata con questi accordi, mi dovessi trovare ora nella condizione di dover essere sanzionata dall’UE perché dovrei essere l’unica a dover pagare?
Se vado a fondo come minimo trascino anche il mio socio chiedendogli i danni perché, fino a prova contraria, potrei non essere stato a conoscenza dell’illegalità della cosa.
La questione comincia a farsi spinosa ed interessante…